Quando colleghiamo il mondo della moda a quello dei blog, pensiamo subito ai fashion blogger: il nuovo fenomeno che sta cercando di spazzare via noi foodblogger, ma restiamo ben in guardia, a colpi di padelle, per non farci rubare la scena sul web!
Anche se non ci fotografiamo (per ora) in camouflage sulla panchina di un parco giochi abbandonato o con le magliette borchiate sulla metro con lo sguardo un po' assente, non possiamo negare di essere modaioli e glamour almeno tanto quanto i nostri cugini fashion.
Parliamo proprio delle piccole mode che costellano il variegato universo foodie: quello che ogni foodblog mette in mostra sulle proprie pagine per dimostrare di non esser da meno.
Diciamoci la verità: non si può resistere al fascino di essere chic!
Ovunque, su internet ancora di più, ci sono fenomeni che spopolano, e quando queste mode riguardano il cibo, nessun foodblogger si sognerebbe mai di non proporre la propria versione del nuovo feticcio mangereccio in voga.
La cucina di per sé è, ormai da qualche anno, una moda, ci bombarda in TV con ricette di dolcetti e cene pronte in otto minuti... anche se a me questo, non può che far piacere. Ma vogliamo allora parlare del cake design? Di tutto quell'universo fatto di pasta di zucchero, coloranti alimentari e crema al burro che si diverte a foderare e decorare torte in polistirolo con fiori e animaletti commestibili. Il perché non l'ho capito bene, ma fatto sta che saremmo in grado di star incollati davanti la TV un giorno intero, incantati da tutto quello zucchero a velo. Anche i blogger non sono da meno, un giorno di questi finiremo per foderare un arrosto con il cioccolato plastico pur di fotografarlo per il nostro blog! La domanda sorge spontanea: è nato prima il cake design nei blog o in TV?
Che altro? Beh, partiamo dalle basi: le stagioni sono quattro e noi foodblogger le amiamo tutte. Credo che ormai le mezze stagioni esistano solo sul blog. Come adesso che è arrivato l'autunno tantissime le famiglie costrette dai loro parenti foodblogger a mangiare solo torte di mele e vellutate di zucca. Se non vi piace la zucca, vi avviso, non pensate neanche di poter aprire un foodblog! Per quanto riguarda la torta di mele: avere una nonna che vi ha dato la ricetta è un must have, affittatela pure la nonna, ma non credete di poter postare la torta di mele di vostra mamma che non ancora è nonna, neanche la zia vale... forse solo se è particolarmente anziana, ma non sono sicuro.
Non solo le stagioni e i loro prodotti, ma anche le feste sono il nostro grande amore: Pasqua, Ferragosto, Halloween, Thanksgiving, Bar mitzvah, rubate alle culture di tutto il mondo, ma soprattutto il Natale! Oh, quanto manca a Natale? Quasi due mesi? Non importa, un vero foodblogger sta preparando e fotografando ricette natalizie da fine Luglio. Perché a noi le feste comandate ci devono piacere anche se non ci piacciono. Odi il Natale? Prepara un bel post per sbobinare tutto il tuo disprezzo, l'importante è che dopo pubblichi la tua ricetta rivisitata del panettone, casomai col lievito madre perché senza, lo fanno i pezzenti.
Però, tra tutte, la regola che bisogna rispettare è questa: se puoi complicare una ricetta, fallo.
Il sale normale, è out, uso quello nero, rosa dell'Himalaya, blu di Persia, fucsia di Ke$ha ma non mi far vedere che usi un comunissimo sale marino iodato, idem lo zucchero: vallo a comprare al negozio bio equo&solidale sennò sei un poveraccio. Usa i cereali più strani che riesci a trovare, anzi se non riesci a trovarli meglio ancora. Ordinali su internet e confondi i tuoi lettori dicendo che si trovano praticamente ovunque. Altro trucchetto: il numero degli ingredienti in una ricetta devono essere almeno a tre cifre! Esagera con le spezie, con gli aromi e quando usi qualcosa che sia almeno IGP, DOC, DOP, basta che non sia semplicemente Coop. Il lettore non deve realmente capire quello che hai preparato ma deve rimanerne incantato: quindi abbonda con i nomi in francese, farai quiche, ganache, sablé, consommé, soufflé e tarte! Mischia la frutta con le colatura di alici, le rape con la crema pasticcera e mi raccomando, non dimenticate di dire che i vostri figli hanno adorato!
Se c'è ancora qualcuno su questa Terra che non ha un foodblog, casomai leggendo questo post gli è venuta voglia e ora conosce tutti i trucchi, o quasi. Manca il post, perché su un blog non c'è solo la ricetta con la sua foto ma anche un post.
Ora però ci sono tre categorie di blogger: quelli che non scrivono niente di niente e a me verrebbe da pensare che in realtà farebbero prima ad aprirsi un Pinterest... e poi casomai ricevono il triplo delle visite quindi forse hanno capito tutto.
Quelli che è tutto una poesia, i sentimenti, il cuore e i sapori dell'anima. I ricordi di quando eravamo bambini, della mamma, della nonna e di un infanzia di zuccherini e zero merendine, i "piatti della tradizione" e queste cose che appena le leggi inizi a piangere come un agnellino. E poi ci sono quelli, come me, che scrivono un sacco di cazzvolate, si lasciano prendere dall'entusiasmo e scrivono come parlano, con un italiano che sfiora quello di Di Pietro e casomai, come non smette mai di ricordarmi la mia amica Laura, sbagliano anche i congiuntivi. Il nostro motto è proprio quello di non prenderci mai sul serio ed è un motivo in più che spinge i nostri tre fedelissimi lettori a decretarci il miglior foodblog della storia.
Proprio per questo motivo ho voluto cavalcare l'onda dell'ultima moda che sta andando molto tra i foodblogger... se fossimo ancora nel 2012 però. Forse arrivo un po' in ritardo, ma ho voluto aspettare per farvi passare la nausea di trovare ogni giorno almeno un paio di ricette a base di topinambur. Se c'è ancora qualcuno che non ne ha mai sentito parlare vuol dire state troppo lontani dal mondo dell'internet e dovreste ricordarvi che gli anni '90 sono passati e non avete più scuse: il topinambur è un tubero che è molto meno esotico di quello che possiate pensare, ha un sapore molto dolce, misto tra una patata e un carciofo. Ho trovato fosse l'ingrediente perfetto per accompagnare e completare questa ricetta: davvero facilissima e anche veloce, stavolta, contro tutte le regole, con pochi ingredienti. Ancora una volta, come sempre accade nel nostro blog, una ricetta chic, moderna e glamour! Il filetto di maiale è un taglio da non sottovalutare, soprattutto per chi preferisce la carne di maiale: rimane morbidissimo, veloce da cuocere e insaporito con i semi di finocchio ha davvero quel tocco in più.
FILETTO DI MAIALE CON PURÈ DI TOPINAMBUR
Ingredienti:
300gr di filetto di maiale
400gr di topinambur
burro
semi di finocchio
semi di cumino
sale grosso
rosmarino
aglio
latte
olio
parmigiano grattugiato
Preparazione:
Pelate e lavate il topinambur e fatelo a tocchetti. Fatelo bollire in acqua non salata finché non sarà morbido. Scolatelo e passatelo al minipimer ancora nella pentola, con un goccio di latte e un filo d'olio. Rimettete sul fuoco lento, girando e aggiungendo un po' di sale, una noce di burro per mantecare e un cucchiaio di parmigiano. Se la consistenza sarà troppo densa, aggiungete ancora un po' di latte. Io ho tenuto alcuni tocchetti di topinambur, che ho soffritto in padella per renderli croccanti e guarnire il piatto.
Pestate al mortaio una manciata di semi di finocchio (io ho aggiunto anche qualche seme di cumino) con il sale grosso, il rosmarino sminuzzato e mezzo spicchio d'aglio. Se non avete un mortaio, improvvisate con una ciotolina e gli estremi di un mattarello, senza spaccare tutto. Tagliate il filetto in medaglioni dello spessore di 2/3cm e con le mani massaggiate il filetto da entrambi i lati con il misto di odori. In una padella fate sciogliere una noce di burro con un filo d'olio in modo da ungere bene la padella e, quando sarà ben calda, fate cuocere il filetto. Per formare una bella crosticina, tenete la fiamma viva e girate quando, osservando al lato, il medaglione sarà cotto (ovvero avrà cambiato colore) a metà. Quando su entrambi i lati si sarà formata la crosticina, abbassate il fuoco e completate la cottura ancora per qualche minuto. Con un cucchiaino raccogliete il sughetto di cottura in modo da continuare a bagnare il filetto: una cottura da tre stelle!
MarcoCon questa ricetta partecipiamo a:
TOP dei TOP post ever.
RispondiEliminaTelappoggio!!
EliminaGrazie a entrambe :D
EliminaMarco sposami... fammi passare il resto della mia vita a ridere a crepapelle!!!!
RispondiEliminaNon per menarmela, ma mi sa che c'è la fila :(
EliminaMi rivedo in molte categorie ;)
RispondiEliminaDi sicuro ho sbagliato ad aprire un food blog non amando la zucca... a saperlo prima! e la pasta da zucchero quella meschina?! Però i nomi francesi mi piacciono assai, mi rifaccio con quelli :)
Beh, l'importante è averne almeno qualcuno :) e poi sì, anche il nome del blog in francese, meglio di così?! ;) Foodblogger a pieno titolo!
Eliminaallora tra un paio d'anni qui potremo gustare la torta magica che stà spopolando tra le blogger.. ahaahah.. sei troppo forte!!!! tante cose sono proprio vere.. però preferisco una svalangata di zucca nella giusta stagione piuttosto che le zucchine a Natale.. tutti uguali sti foodblogger.. ma sai che grazie al blog ho conosciuto il topinambur?!? pensa!! che bontà questo piatto!!! ciao ciao
RispondiEliminaAhahah, sì, quando tutti se la saranno dimenticata. Ora ne ho viste 10 ricette in appena due giorni!
EliminaSì anche io, prima di avere un blog, non conoscevo affatto tanti ingredienti!
Marco di Una cucina per Chiama
GRIDO
RispondiEliminaBUONISSIMO MATTEO!
EliminaMarco non prendersi troppo sul serio questa è la cosa che condivido a pieno con te, e poi tu mi fai ridere ma allo stesso tempo proponi ricette di carattere,complimenti per questo post super divertente.
RispondiEliminaDolce notte
Enrica
Grazie mille per i bellissimi complimenti *-*
EliminaGrandissimo!!!!! ne dovresti fare un manifesto! ....e la ricetta te la copio subito :-)
RispondiEliminaGrazie mille! :) La ricetta è molto veloce e diciamo che è un salva cena, ma fa proprio un bell'effetto :)
EliminaMarco di Una cucina per Chiama
in pochi anni il mondo dei foodblog è cambiato parecchio...e se posso dire la mia...non in meglio. Un pò di distanza per non farsi coinvolgere troppo per me si è imposta ad un certo punto. Se molti si prendessero meno sul serio come giustamente dici tu sarebbe ancora divertente e piacevole leggere tra le pagine di molti blog. Ma qualcosa è cambiato... Io il topinambur ancora non l'ho postato...e nemmeno cucinato ;-)
RispondiEliminaCiaooo e a presto