martedì 4 giugno 2013

Poveri noi

Vi lascio parlando di Milano e torno parlando di Milano.
C'ho fatto l'abbonamento? No, magari. Cosa c'è stato di mezzo? Oltre ad un maggio con un tempo, come direbbero i francesi, davvero di merda, ci sono stati qualcosa come sei, sette esami. Roba che ho anche perso il conto. Non finisco mica qui eh, però per fortuna domani finisce il grosso.
Purtroppo le cose da fare prima del mio rientro in terra di mare sono ancora tante. Oltre agli esami, c'è la camera da affittare (a proposito, interessa a qualcuno una singola a Bologna?) e tutti i piani da organizzare. Ho tanti piani bellissimi per l'anno prossimo, se però non ci organizza rimango a casa a impastare gli gnocchi. Ad ogni modo "don't stop believing"!

Basta però di farmi paranoie che mi è appena arrivata una notifica su Facebook che 'sta sfigata vuole sapere qualcosa sull'esame. Basta, basta!
Cosa c'entra la bellissima Milano nominata all'inizio del post? Sapete dove vado Sabato sera?
A cena da Cracco. Quando mi sono laureato, ho ricevuto come regalo un menù degustazione al ristorante Cracco. Ho dovuto prendermi una laurea per poter andare a cena fuori. E finalmente il grande momento è arrivato, io sarò da solo come uno sfigato un critico eno-gastronomico di fama internazionale ad assaggiare dei piatti che mi faranno esplodere il cuore e la bocca e io sono emozionato come una ragazza qualsiasi dei monti della Sila arrivata alla finale di Miss Italia.
L'iniziale ansia, per di più da solo, è stata sostituita da un pensiero ricorrente e frequenti apparizioni in sogno. Intanto devo ricordarmi di andare a portare la camicia in lavanderia, ché da buon studente il ferro da stiro in casa neanche ce l'ho. Dante Alighieri diceva che l'importante è saper stendere; poi sinceramente, quel look un po' street, un po' casual della maglietta stropicciata ringiovanisce.

Di certo non sono nuovo agli ambienti dell'alta cucina e in particolare a Cracco.
Vi ricordate quando alla finale di Masterchef mi ha fatto i complimenti per come avevo cucinato il cervo? Vi ricordate quando vi ho raccontato del mio corso intensivo di un mese nella sua cucina? E quando abbiamo cucinato fianco a fianco nella stessa brigata per un grande evento europeo?
Ecco, neanche io!

Secondo il calendario degli umoristi di twitter è finito Maggembre, ma mi sa siamo entrati in Giugnaio. Io invece ho tante speranze e sono convinto che questa estate che verrà ci porta tanto sole, mojito e Paola e Chiara a tutto volume in spiaggia. Dovremmo pur organizzarci per l'arrivo del primo sole cocente. Di certo non come faccio io che ho già comprato tre nuovi paia di shorts e non arriviamo ancora a 20°C.
Proviamo piuttosto con questo bel piatto di pasta perfetto per le spaghettate estive(?), veloce e leggero! Ricevo tante critiche perché faccio cose troppo complicate e sinceramente sono pieno!
Quindi eccovi un piatto di spaghetti, non solo stra-buono ma con solo tre ingredienti. Si prepara in otto minuti, e per prepararli non dovete fare neanche tutte quelle scene che fa Benedetta Parodi durante i salva cena. Il sapore fresco del limone, la cremosità e la dolcezza della burrata e la croccantezza della mia speciale "bottarga dei poveri" si sposano alla perfezione, voi spendete due euro e i vostri amici mangiano come in riva al mare di Capri. Se sei povero, prova la ricetta; se sei ricco, idem che la crisi c'è per tutti.



SPAGHETTI CON LIMONE, BURRATA E BOTTARGA DEI POVERI

Ingredienti:
400gr di spaghetti
150gr di burrata
1 limone bio
pangrattato
acciughe sott'olio
olio d'oliva
sale
aglio

Preparazione:
Fate cuocere al dente gli spaghetti in abbondante acqua salata. Io ho usato, per la prima volta, la pasta al bronzo Rummo, in effetti è molto buona, porosa e mantiene bene la cottura al dente.
Fate scaldare due cucchiai d'olio in una padella con uno spicchio d'aglio e due cucchiaini d'olio delle acciughe sott'olio, Togliete l'aglio e aggiungete 3-4 cucchiai di pangrattato che farete rosolare e dorare. Ecco a voi la bottarga dei poveri. Se non avete le acciughe sott'olio potete usare l'olio del tonno.
Mettete da parte la bottarga. Nella stessa padella fate scaldare altro olio e il succo di un limone. Conservate un po' di scorsa grattugiata o tagliata alla julienne. Prima di far evaporare tutto il limone, aggiungete gli spaghetti e ancora dell'acqua di cottura della pasta per far legare bene il tutto, aggiungete ancora un pizzico di sale. Impiattate e aggiungete la parte interna della burrata, la stracciatella quindi, a fiocchi e cospargete con la nostra bottarga cheap but chic. Se non trovate o non avete la burrata, potete ovviamente prendere la stracciatella o fare una crema di mozzarella frullata. Se amate una fogliolina di basilico o una spolverata di pepe.



Marco

9 commenti:

  1. Troppo mitica l'idea della bottarga dei poveri!!!!

    RispondiElimina
  2. Sono stesa dalle risate. La bottarga dei poveri è geniale, soprattutto perché si fa con l'olio di conservazione delle acciughe, però di fondo va bene anche quello del tonno e facciamo pure dello sgombro, così abbiamo tre qualità?
    Vorrò sapere tutto della tua cena chez Cracco, sentire la sua cucina raccontata da te sarà uno spasso!

    RispondiElimina
  3. beh, sarà pure bottarga dei poveri, ma a me ha fatto venire una voglia di assaggiarla che non ne hai un'idea!

    RispondiElimina
  4. mi piace la "bottarga dei poveri" eh eh eh

    RispondiElimina
  5. Congratulazioni!!!!! Hai appena vinto un premio, puoi venire a ritiralo qui!
    http://chesimangiaoggi.blogspot.it/2013/06/il-premio.html

    RispondiElimina
  6. Il tuo post mi ha fatto molto ridere. Intanto mi dispiace di non averti seguito molto ultimamente ma noto dei cambiamenti strutturali, e non solo, ma non farò domande per non infierire.
    In secondo luogo sono molto invidiosa. Per prepararti al grande evento ti consiglio di andare sul blog di Roberta "Il senso gusto" e leggerti il suo post sulla cena da Cracco...così cominci a farti un'idea. E poi fregatene. A tavola non sarai solo perché i camerieri non ti molleranno un attimo ed anche lo chef verrà a trovarti: una camicia pulita, più che stirata è d'obbligo.
    Non vedo l'ora di leggere qualcuna delle tue nuove ricette figlie del nuovo corso! Un forte abbraccio e buon divertimento. Pat

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In che senso cambiamenti strutturali? :) Non ho capito...
      Anche se non sei passata molto, credo ti sia persa solo pochi post ahimè...il tempo scarseggia.

      Sono già andato sul blog di Roberta e le ho anche scritto via mail per avere più info intanto :)
      Grazie per la visita!

      Elimina
  7. che bello il vostro blog, piacere di conoscervi! e che carina quella foto, bellissimo vedere due fratelli uniti!

    RispondiElimina
  8. Un piatto povero, ma deve essere molto buono, fresco e profumato

    RispondiElimina

Facci sapere cosa ne pensi con un commento o lasciando un cucchiaio sotto la ricetta!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...