Guanciale di Carnevale

Mentre sono qui che cerco con tutto me stesso di lottare contro la tentazione di farmi una, due, dieci fette di pane olio e pomodoro, accendo il PC per scrivere un nuovo post.
Perché dovete sapere che in questo periodo sono a casa, in Abruzzo, senza molto da fare, quindi ho il tempo per concedermi lunghe passeggiate lungo il mare: fanno bene alla salute e casomai fanno smaltire qualche etto. Il problema poi è che passando davanti alla gelateria più buona della città, ti concedi una coppa pistacchio e stracciatella. Quindi capite quanto sia difficile resistere a questa mezza pagnotta di pane fatto in casa, quando potresti inzupparla nell'olio e riempirla di pomodorini?

Per trasferirmi in Germania manca ancora qualche settimana, ma ormai i preparativi fervono e sono quasi al completo. Certo manca ancora una casa dove stare per i quattro mesi in cui sarò lì, ma d'altronde a chi serve una casa quando sei in una città piena di ponti?
Gustatevi le ultime ricette e andate a ripescare le più vecchie nel nostro indice perché temo che per un po' dovrò abbandonarvi.

Oggi è Carnevale e non so dal punto di vista della tradizione cosa significhi, dicono che dopo oggi si debba smettere di mangiare la carne? Se così dovesse essere allora vi concedo una ricetta sostanziosa, che forse col Carnevale ha poco a che fare, non trattandosi dei dolci fritti tipici del periodo ma che a me non piacciono. Un piatto di pasta molto semplice, ma rustico e sostanzioso. Ho usato gli ultimi cavoli di stagione, che io adoro e voglio proporvi finché la stagione me lo permette. Poi, grazie a mia nonna che lo fa ancora stagionare in casa, ho insaporito con dei cubetti di guanciale croccante. A pensarci bene, potremmo usare questi cubetti di guanciale croccante come coriandoli di Carnevale e tutto torna!
Tutta la famiglia da parte materna, viene da Castiglione Messer Marino, un paesino in montagna tra Abruzzo e Molise, dove il guanciale durante il carnevale ha un ruolo fondamentale! Mi spiego meglio, il guanciale diventa il condimento principale delle sagn' a lu cuttur': piatto tipico delle feste di carnevale, sagne fatte solo con acqua e farina, condite con appunto il guanciale, salsiccia stagionata insaporita con peperone dolce secco e semi di finocchio e per tradizione si mangia con le mani direttamente dal cuttur', ovvero il pentolone in rame in cui si cuociono.
Io però ho optato per una preparazione più semplice e che potrete rifare quando volete a casa: in pochi minuti preparerete un piatto molto gustoso e ricco da gustarvi in questi ultimi, speriamo, giorni di fresco.

Marco

ORECCHIETTE CON CAVOLO ROMANESCO E GUANCIALE

Ingredienti (per 4 persone):
400gr di orecchiette fresche
600gr di cavolo romanesco pulito
100gr di guanciale
peperone secco dolce (piccante se preferite)
aglio
olio d'oliva
pecorino (facoltativo)

Preparazione:
Pulite il cavolo e separate le cimette, fate lessare in abbondante acqua salata. Quando saranno tenere scolate senza buttare via l'acqua e trasferite in un saltapasta, con un goccio d'olio in cui avete fatto imbiondire due spicchi d'aglio e del peperone dolce secco (se non lo avete potete usare la paprika dolce). Cuocete le orecchiette nella stessa acqua del cavolo, se fresche impiegheranno circa 5-6'. Nel frattempo, in una padellina fate rosolare il guanciale a cubetti, trasferitene una parte nella padella con i cavoli e il resto continuate a farlo rosolare per renderlo croccante. Scolate la pasta lasciando parte dell'acqua di cottura e aggiungete ai cavoli facendo amalgamare il tutto con l'acqua di cottura. Aggiungete anche il guanciale croccante e una manciata di pecorino grattugiato. Velocissimo e facilissimo.