giovedì 27 novembre 2014

Europa anti-toast

Benvenuti per questo nuovissimo update dal vostro inviato dalla Germania.
Oltre a farvi presente che passo le giornate in biblioteca sommerso dai libri e alla ricerca di materiale per la mia tesi (questo è per la mamma che legge) e a cazzeggiare, andare in giro per Amburgo e bere Glühwein, sono tornato per parlarvi di temi scottanti che più che mai ci toccano da vicino.
Mio cugino di nove anni mi ha descritto, in un compito di inglese a scuola, come 'coraggioso' perché giro per il mondo ma io voglio dirvi invece che non sono affatto coraggioso, anzi è arrivato il momento di smetterla di viaggiare per l'Europa.

Come mai dico questo? Grazia a lui, il nuovo idolo del web (e no... non parlo di Giancarlo Magalli). Parlo del nostro supereroe verde, l'Hulk di Quarto Oggiaro: Matteo Salvini, meglio conosciuto tra i più giovani come Salveenee.
Lui ci insegna che per viaggiare non devi andare, volare... ti basta sognare: la Padania, ad esempio. Poi una bella felpa con il nome della città e tac, weekend fuori porta. Anzi le porte è meglio chiuderle che non si sa mai che gente arriva, soprattutto finisci che poi ti spaccano pure i vetri della macchina.
Quante gliene succedono al nostro paladino della giustizia, ma per fortuna che c'è gente come lui, altrimenti saremmo qui ancora a pensare che è giusto essere in Europa insieme a questi bruttoni dei tedeschi mangiasalsicce e dei francesi che gli puzza l'alito di cipolla. Vuoi mettere il brivido del cambio valuta che poi vi succede come a me a Praga non capisci niente con la conversione e spendi il triplo di quanto dovresti? Diciamocelo sinceramente, la Lira era anche più bella e sulle banconote c'erano più disegni. Da oggi c'è un motivo in più per rimanere a casa e questa volta non potete dire: ha torto! Il nuovo scandalo follemente europeo ce lo annuncia proprio ieri Matteo Salvini sulla sua, sempre attiva pagina Facebook: se fino a qualche giorno fa, il peggio che potesse immaginare per Matteo era la cancellazione delle repliche di Peppa Pig, si è ricordato dei toast con la sottiletta che gli prepara la mamma e quindi ecco qui cosa ha scoperto.
NIENTE PIÙ TOSTAPANE DOPPI! Ed è tutta colpa dell'Europa, ce lo dice lui qui.
Purtroppo non è una bufala, ma la pura Verità. I tostapane fuorilegge come i pistoleri nel Far West.
Questa Europa è proprio un far west: forse per i vostri panini all'hummus non avete bisogno del pan carrè scaldato ma noi ITALIANI mangiamo il toast con la sottiletta e senza tostapane la sottiletta non fila. Come si fa a vivere con un tostapane singolo, scaldi prima una fetta, poi la seconda, ma intanto la prima è diventata fredda, allora la scaldi nuovamente, ma intanto l'altra si è raffreddata e via così fino a bruciarla e si spreca via il pane. Ecco il nuovo stratagemma dell'Europa per levare il pane agli italiani: furboni!

Per fortuna Salveenee ci ha aperto gli occhi ed è arrivato il momento di scendere in piazza con i nostri tostapane doppi che tempo un anno diventeranno veri e propri pezzi vintage, come il Game Boy e il Grillo Parlante. Siccome però si sa, questi politici non fanno nulla ci ho pensato io a prepararvi una ricetta, una delle poche, che non ha bisogno di tostapane.
Il popolo non ha il pane? Dategli la pasta al tonno. 
Ebbene, ecco a voi, la Pasta al Tonno, la regina dei pranzi degli studenti fuori sede, dei single e di quelli con poco tempo perché impegnati nei raduni di Pontida vestiti da Vichinghi.
La pasta al tonno è in breve diventata il nuovo mito. Una magia a Cinque Stelle Michelin che si sprigiona quando apri la scatoletta di latta. Un'esperienza gastronomica: nella sua versione mistica quando il tonno passa direttamente dalla scatola nel piatto di pasta, nella versione avanzata quando il tonno viene fatto soffriggere con gli odori in padella e nella sua versione camouflage, nascondendosi nel sugo al pomodoro per conquistare il vostro cuore.
Io ho quasi sempre optato per l'ultima ed ecco a voi la ricetta.



venerdì 7 novembre 2014

Il tempo delle mele

Neanche una settimana che sono arrivato ad Amburgo e già tutto sembra essere pazzesco.
D'altronde i presupposti erano più che buoni.
Alla sola idea di ritornare qui ero molto emozionato, è stato come rimuovere i passi in questi posti che per alcuni mesi avevo messo in pausa, che avevo imparato a conoscere e in cui mi sentivo molto a casa. Avevo ancora tante piccole cose da scoprire e provare e le avevo lasciate qui ,per ora riprenderle sperando di intrufolarmi ancora un po' di più in questa città.

Andiamo per ordine, senza nessuna intenzione di annoiarvi con un diario. Sono molto contento della sistemazione che ho trovato, della nuova casa, che seppur piccolina mi fa sentire a mio agio, del mio coinquilino e del fatto che finalmente ho il Wi-Fi e posso distruggermi di serie TV.
Sono tornato all'università che sarà, e di questo devo convincermi, il mio campo di battaglia di questi due mesi: una battaglia quasi persa in partenza tra me e la voglia di scrivere la tesi. Tutto sommato le cose stanno andando come devono e avanti così!

Anche tornare all'Istituto dove ho lavorato fino a luglio è stato un bel colpo al cuore: proprio qui ho avuto questa notizia abbastanza top! Questo fine settimana terrò un corso di cucina italiana ad alcuni studenti della scuola di lingua. Dire che sono gasato duro è dire poco: roba che se dopo questa cosa non mi chiama Marchesi, spegniamo i PC e scendiamo in piazza a protestare. E se proprio non mi chiama Marchesi che mi chiami qualcuno di famoso perché ho deciso che entro la fine del 2015 deve uscire il mio libro: perché se Bruno Vespa ne scrive uno all'anno io almeno uno al mese.

La settimana come avrete capito è stata molto intensa e questo weekend voglio concedermi un attimo di relax. Sembra strano anche a me pubblicare una ricetta di una torta di mele, dolce che seppur buono non si trova alla voce 'entusiasmo' del mio quaderno di ricette. Questa ricetta mi è stata data da un amico di Amburgo anche se la ricetta viene addirittura da ancora più su: è la torta di mele svedese. Mi aveva incuriosito per la sua semplicità e il suo aspetto ricco, così con questo inizio di autunno è arrivato proprio il tempo perfetto per assaggiarla: era di questo che parlava Il tempo delle mele, no?!
Semplicissima, in pochissimi passaggi è pronta e rimane morbida per parecchi giorni: perfetta per accompagnare la colazione o la merenda di tutta la settimana. Se riuscirete a farla avanzare, ovvio...


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