venerdì 30 settembre 2011

Concerto, lunghe attese e fagottini sfiziosi

Prima ancora di iniziare vorremmo festeggiare, a 22 giorni dal primo post, tre cose per il nostro blog importanti. Come se tutto prendesse più consistenza.
Le prima 1000 visite (e già velocemente superate), la nostra prima collaborazione con Silikomart e la partecipazione a ben due contest: Take Away e Sandwiches.
Vi ringraziamo tutti per venirci a visitare e per i commenti, ci fa molto piacere che in breve tempo siamo riusciti a ingranare la marcia e metterci in ballo.

Oggi è venerdì. Domani sabato 1 Ottobre, per me, la cosa che più aspetto da non so neanche io quanto tempo. Ah sì, saranno due anni e dieci mesi che aspetto il loro ritorno, quello vero, sui palchi, per farmi urlare fino a perdere l'ultimo filo di voce. Ebbene sì, da fan sfegatato sto parlando dei negramaro.
Quindi domani andrò fino a Pesaro a godermi il mio settimo concerto e il loro inizio del nuovissimo tour.

"C'è un treno che passa..."

E così che inizia una delle canzoni più toccanti del loro album: che ho sentito e risentito, atteso per tanto tempo, divorato appena uscito.
E' una passione coltivata, condivisa. Nei concerti, quasi per caso, sul loro forum, conosci gente che poi di colpo ti ritrovi nella tua vita, ma non ti sembra neanche strano perché è come se ci fosse sempre stata.

Mi sono appassionato dei negramaro e in quel momento è come se avessi acquistato un cofanetto (non il solito CD+DVD) ma la loro musica, i loro concerti, il forum, gli altri ragazzi con cui ti incontri ai concerti e loro, questi amici che sembrano la bonus track perfetta di un disco.
Domani proprio loro saranno con me, a tentare una conquista della transenna che non ammette fallimento. La carica e l'adrenalina si taglia con il coltello già da ora e i kilometri che ci separano si condenseranno improvvisamente nella fila davanti ad un palazzetto.

Siccome fallire, ripeto, non è proprio permesso e non vediamo l'ora di farci stampare la transenna sulla pancia, partiremo presto e la fila sarà lunga. Dalla mattina alla sera quando inizieremo a far crescere l'emozione, sentire le prime note, vedere le prime luci, cantare e goder tutto, insieme.
Perché non è solo guardare loro sei, i negramaro; ormai è qualcosa che va oltre, condividere queste sensazioni, la frenesia dei preparativi, attivare una macchina che va avanti a passione.

Perciò già che ci siamo, nell'attesa, non possiamo stare mica a stomaco vuoto...quindi:


FAGOTTINI DI PASTA SFOGLIA CON DUE RIPIENI


Ingredienti:
2 rotoli di pasta sfoglia

primo ripieno:
150gr funghi misti
150gr di ricotta di pecora
1 cipollotto
parmigiano grattuggiato
noce moscata
gherigli di noce
olio evo

secondo ripieno:
150gr di cuori di carciofi
100gr di prosciutto crudo stagionato tagliato non troppo sottile
125gr di mozzarella fior di latte
100gr di scamorza affumicata

Preparazione:
Stendete la pasta sfoglia e create dei piccoli quadrati.
Preparate i due ripieni.
1) Fate trifolare i funghi con il cipollotto, insaporite con sale e noce moscata. Aggiungete la ricotta, amalgamate fino a ottenere una crema morbida. Aggiungete il parmigiano grattuggiato.
In un mortaio, pestate le noci con un filo l'olio evo e un pizzico di sale grosso.
Spalmate una piccola quantità di pesto di noci sul quadrato di sfoglia. Al centro, ponete parte del composto cremoso e chiudete la sfoglia a triangolo, facendo aderire bene i bordi aiutandovi con una forchetta.
2) Fate cuocere i cuori di carciofi tagliati in quattro in padella. Insaporite con olio e sale. Sminuzzate i carciofi (o se preferite, frullateli leggermente). Tagliate a listarelle il prosciutto e aggiungetelo ai carciofi. Farcite il quadrato di pasta sfoglia, aggiungete un cubetto di mozzarella e uno di scamorza e richiudete sempre a triangolo.
Mettete in una teglia foderata con carta da forno e fate cuocere a 180° fino a che i fagottini non risulteranno dorati.

Marco

mercoledì 28 settembre 2011

Autunno e maiale a fuoco basso

Probabilmente sì, mi sono rassegnato all'idea che l'estate sia finita.
Probabilmente non mi dispiace poi tanto, sottolineo probabilmente. Ma in fondo sono ancora in vacanza per un po'.
C'è da dire che qui da me in questi giorni il cielo è sempre bianco, luminoso ma non c'è mai quel cielo blu di qualche settimana fa. Le temperature sono ancora buone e vedo il mare tutti i giorni, ma c'è sempre una nuvola scura o una folata di vento fresco a dirti: "Ehilà, è autunno!"

In questo clima che timidamente ti fa pensare che in fondo le mezze stagioni esistono ancora, fervono i vari preparativi per le prossime settimane, tuttavia c'è ancora tempo per stare a casa, dedicarsi a piccole faccende o semplicemente non fare niente. Per me è proprio un periodo rilassato.
Ho anche tanto tempo per ideare e cucinare, perché quello di cui ho voglia è proprio fare le cose lentamente: ecco, credo sia un po' questa l'idea del comfort food.

Quando ieri sera ho preparato questo piatto, pensavo a qualcosa di sostanzioso, di avvolgente.
Pensavo che se dovessi trovare questo piatto appena tornato a casa dopo una giornata di lavoro, lo troverei accogliente. Per i suoi profumi, per il sapore speziato e per le note dolci.
Bisogna metterci amore nel cucinare, questo lo sappiamo tutti, ma quando cucini per accogliere qualcuno devi dimostrare di amare, non è solo una cosa tra te e te.
L'ho trovata una cena un po' speciale, perché ti rimanda a qualcosa di lontano, qualcosa che immagini anche senza averla vissuto. Un weekend in una baita di montagna, e io forse in montagna non ci sono neanche mai stato!

LOMBATA DI MAIALE CON FUNGHI PORCINI E MELE

Ingredienti per due persone:
2 lombate di maiale
300 gr di funghi porcini
1 mela Renetta
4 noci fresche
2 cipollotti
burro
latte
vino rosso Barolo
aceto balsamico di Modena
senape di Dijon
cannella
miele di castagno

peperoncino facoltativo

Preparazione:
Fate marinare le lombate nel latte.
Preparate un soffritto con i cipollotti e il burro. Fate dorare a fuoco lento, aggiungere prima i funghi porcini (potete usare anche gli champignon se preferite un sapore meno deciso) e poi la mela. Tagliatene metà a fettine sottili e metà grattuggiatela.
Cuocete a fuoco lento, facendo sfumare con un po' di vino rosso. Aggiungete anche un goccio di aceto balsamico. Io ne ho usato uno che mi è stato regalato da una mia amica di Modena, stupendo: denso e con un sapore corposo e aromatico.
Continuate a far cuocere, insaporendo con un cucchiaino di senape, uno di miele e un pizzico di cannella. Se volete una sferzata di gusto in più, aggiungete poco peperoncino fresco.
La cottura a fuoco lento, l'aceto, il vino e il miele faranno in modo che si formerà una fantastica salsina caramellata.
Mettete tutto da parte in un piatto e usate la stessa padella per cuocere la carne. Fate scottare le lombate da entrambi i lati e poi completate la cottura della carne a fuoco lento aggiungendo di nuovo i funghi e fate sfumare con ancora un po' di vino.
Nonostante le cotture siano a fuoco basso e lente, in realtà potete prepararlo anche se avete poco tempo la sera.
Marco

lunedì 26 settembre 2011

La torta del trasloco

Fare un trasloco è una di quelle cose che, probabilmente, non piace a nessuno.
Non tanto per la fatica di fare scatoloni, caricarli, scaricarli di nuovo. Ma per qualcosa che va oltre.
Forse è pensare che la propria vita entri in degli scatoloni e sia tanto docile da farsi imballare dallo scotch.
O forse dover rovistare tra le proprie cose, riprenderle tutte: si rinuncia sempre a qualcosa e lo si butta via, si prende sempre qualcosa che avevi dimenticato in un angolo (casomai non volevi neanche ricordartene).

E così per me sono stati giorni di trasloco. Un trasloco momentaneo dalla mia nuova casa, Bologna.
Un'ultima settimana per l'ultimo esame dell'anno, le ultime pratiche prima di partire e via di pacchi, buste, da lasciare fino al mio ritorno tra sei mesi.
Chissà in quale nuova stanza, chissà in quale zona della città.
Ho dovuto salutare i palazzi di via Santo Stefano che si vedono dalla mia finestra, le vie di Bologna che sanno di antiche botteghe e gastronomie. Gli amici, quelli che ho potuto.
Insomma ho messo in stand-by quella quotidianeità che da due anni a questa parte mi appartiene e mi ha risucchiato, velocemente.

Prima di catalpultarmi in un mondo nuovo - a 1000 km da qui, tre nazioni più su - sono tornato a casa, per uno stacco. In realtà ho solo ripreso le vacanze che ho iniziato a Luglio, anche se ora non è la stessa cosa.

Avevo questo dolce in mente, da qualche tempo (ve ne avevo anche parlato). E così dovevo farlo, dargli una consistenza reale visto che ora ho anche più tempo libero.
Ho deciso, però, di dedicarlo al trasloco, al mio tuffo in una nuova esperienza, a quello che lascio e a quello che non vorrei mai lasciare.

E' un dolce ricco, elaborato (più che altro nella mia mente). Più strati, diversi tra loro, come spesso sono alcuni periodi che viviamo. Insomma un dolce romantico, viscerale.
Ho cercato di lavorare gli ingredienti più semplici, perché volevo arricchirli e renderli accoglienti.
Perché non volevo fargli mancare i sapori, come a me mancano, invece, i miei amici.
Ha dolcezze diverse, si incontrano pesche, vaniglia, latte.  
Non sapori nuovi, ma emozioni nuove! 


CROSTATA CON CREMA AL LATTE E PESCHE GLASSATE

Ingredienti:
- per la base:
1 dose di frolla al cacao (sostituite 50gr di cacao amaro a 50g di farina) 

- per la crema al latte:
600ml di latte intero, fresco 
180gr di zucchero
70gr amido di mais
la buccia di un limone
100ml di panna montata

- per le pesche glassate:
4 pesche piccole
burro
zucchero
mezza stecca di vaniglia
arancia


Preparazione:
Stendere la frolla al cacao in una teglia tonda e far cuocere la base.
Per la crema al latte portate quasi ad ebollizione il latte con la buccia del limone tagliata intera, non lasciate la parte bianca interna della buccia.
In un altro tegame mischiare zucchero e amido, fateli sciogliere versando il latte bollente. Rimettete sul fuoco e fate addensare. Una volta raffreddata la crema, aggiungere la panna montata.
In una padella fate sciogliere una noce di burro, due cucchiai di zucchero e il succo di mezza arancia. Aprite metà stecca di vaniglia e estraetene i semi per aggiungerli alla glassa. Aggiungete le pesche tagliete a spicchi e fate stare sul fuoco un paio di minuti, finché non saranno lucide e ben ricoperte dalla salsa.
Se volete fate sfumare con un liquore dolce.
Per comporre, aspettate che tutto si sia ben raffreddato. 

Marco  

mercoledì 21 settembre 2011

Anche questo si taglia con un grissino

Sono tornato a Bologna, solo per qualche giorno, solo per un esame. Con la mia stanza da studente nel pieno del caos da trasloco imminente, con lo spirito di esame in arrivo e la testa piena di frasi tedesche, di tempo per cucinare ce n'è poco, poi ho tutti gli attrezzi negli scatoloni ma soprattutto ho il frigo vuoto! :)
Ma qualcosa da proporvelo ce l'ho, sìsì, perché di lasciarvi soli non mi va!

Un paio di domeniche fa sono tornato a casa dopo un'intera giornata al mare e mia madre tutta entusiasta viene a dirmi che mio padre la mattina era stato a pesca in barca a vela con un amico.
Doveva esserci qualcos'altro sotto! Qualcosa di speciale...
Il bottino consisteva, infatti, in quattro piccoli tonni (che poi un tonno non è mai proprio piccolo).
Sono subito andato a vedere in frigo e c'erano in una ciotola questi pescioni, freschi e lucenti.
Ancora profumati di mare, di vele e di vento.


La cosa ancora più bella era che mia mamma aveva deciso di farli sott'olio.
La rivoluzione del cibo in scatola che diventa fatto in casa! :)

Probabilmente ora penserete che non è tanto facile trovare un tonno appena pescato tutti i giorni, ma sono convinto che andando in una pescheria ben fornita potrete trovare anche tonni interi di piccola taglia.
Una volta trovata la materia prima è davvero molto facile e avrete i vostri barattolini di tonno freschi: dopo la pasta col tonno non sarà più un piatto insipido da studente fuorisede!


TONNO SOTT'OLIO
Ingredienti:
4 piccoli tonni (o palamita)
sale
acqua
olio EVO di buona qualità

Preparazione:
Aprite il pesce, evisceratelo e lavatelo bene. Lasciatelo intero e mettetelo in un tegame capiente abbastanza per il pesce.
Ricoprite d'acqua, attenzione a non lasciare parti fuori dall'acqua.
NB. Misurate l'acqua che mettete nel tegame.
Per ogni litro d'acqua, mettete 130gr di sale. Portate ad ebollizione e fate bollire per circa 2h e 30'.
Fate raffreddare un po' e separatelo a filetti, togliete le lische. Fate asciugare con della carta assorbente e lasciatelo all'aria, coperto da un panno per una notte.
Prima di metterlo nei vasetti, togliete le ultime spine. Vi consiglio di usare barattoli alti e stretti (proprio come quelli del tonno in vetro), riempite i vasetti e coprite d'olio fino all'orlo. Prima di chiudere aspettate che il tonno abbia assorbito parte dell'olio.
Il tonno non è subito pronto, perché deve insaporirsi d'olio e soprattutto rilasciare parte del sale, quindi prima di assaggiarlo aspettate almeno un mese.

Armetevi di grissini e fate la prova :) altro che!

Marco

lunedì 19 settembre 2011

Sogno di un pomeriggio di fine estate!

Sono in viaggio verso l'Emilia. L'estate, l'è proprio finita!
Questa è stata l'estate della PRT (pizzetta rossa tonda) dell'insostituibile Fabrizio... non c'ha mai lasciati a stomaco vuoto!
Ormai giunti a fine stagione, un pomeriggio come tanti, ti vien voglia di qualcosa di diverso, di rustico ma "ciccioso"... un panino!


Consiglierei non del pane qualunque ma della pizza bianca, un bel pezzo di pizza pane comprata la mattina presto al forno sotto casa. Croccante fuori ma con una morbida mollica pronta ad accogliere una'abbondante forchettata di peperoni arrosto ben conditi, olio sale e un po' d'aglio (Mimmo docet!).
Su questa succosa base, sistemate delicatamente due o tre sottili fette di Crudo di Parma e sostanziose scaglie di pecorino sardo ben stagionato.
Esercitare una leggera pressione in modo da compattare il tutto e per far penetrare l'olietto fino all'angolino più remoto.
Sedetevi su una sdraio in spiaggia al sole* con un chinotto fresco o una birra Moretti.
Dettaglio non trascurabile è la soddisfazione di ungersi tutte le dita con quell'olio saporito e magari, macchiarsi la maglia.
E ricordate... "chi non si lecca le dita, gode solo a metà"!

*potete usare tanta immaginazione.



Questo "bendiddio" è dedicato a tutti gli avventori del #62 di El Dorado Beach.
Dai più assidui frequentatori ai più sporadici per motivi di lavoro (bravi!), di studio (chapeau!), di famiglia (fratelli, sposatevi a Giugno!) senza dimenticare lo Special Guest (lui avrebbe aggiunto abbondante aglio!).

Chiara    

Con questa ricetta partecipiamo a:

sabato 17 settembre 2011

Grigliata di poche parole


Che salpino le navi,
si levino le àncore e si gonfino le vele,
verranno giorni limpidi e dobbiamo approfittare
di questi venti ge
lidi

del
Greco
e del Maestrale, lasciamo che ci spingano al di là di questo mare, non c'è più niente per cui piangere o tornare.

Si perdano i rumori e presto si allontanino i ricordi e questi odori,
verranno giorni vergini e comunque giorni nuovi,
ci inventeremo regole, ci sceglieremo i nomi
e certo ci ritroveremo
a fare vecchi errori,
ma solo per scoprire di essere migliori.
( Le Navi - Daniele Silvestri)

venerdì 16 settembre 2011

Torta rustica patate e Fontina

Quante volte vi viene la smania di inventare una ricetta nuova (o perlomeno che lo sia per voi)?
A me ovviamente è venuta stamattina mentre vedevo per la seconda, se non terza volta la finale di Top Chef 5 e per la seconda, se non terza volta mi mangiavo le mani perché non aveva vinto il mio preferito (Stefan, ndr).
Ah, quanto vorrei partecipare al quel programma e ogni puntata che vedo mi innamoro del loro saper creare in cucina, sapersi destreggiare.
Oltretutto questa sera ho una cena e volevo preparare qualcosa. Dopo svariate ricerche su qualche nuova tecnica e qualche nuovo abbinamento, avevo inventato il mio dolce che ovviamente si sarebbe catapultato qui.
Ahimè, il dolce l'avrebbero già portato, quindi, la strada era in discesa: torta rustica.
(non vi preoccupate la mia invenzione dolce arriverà!)


La ricetta per cui ho optato la sperimentai già per il mio compleanno e i miei amici gradirono.
Questa volta ho perfezionato la tecnica e sperimentato la tanto chiacchierata pasta fillo.
Una volta cotta da soddisfazione, è vero, ma questo esperimento mi ha tolto dieci anni di vita. -aggravante i 35° aumentati vertiginosamente per via del forno acceso-


TORTA RUSTICA PATATE E ASIAGO

Ingredienti:
pasta sfoglia (o pasta fillo)
3-4 patate medie a pasta gialla
1 cipolla rossa di Tropea
300 gr di Asiago
rosmarino
sale

Preparazione:
Stendete la pasta sfoglia su una teglia foderata con la carta da forno.
Accendete il forno a 200°.
Pelate le patate e taglietele a fette sottili con una mondina. Fate in modo che perdano l'acqua. Io le ho sbollentate per pochissimi minuti in acqua calda, le ho scolate, passate sotto l'acqua fredda e fatte scolare per bene.
Tagliate la cipolla di Tropea a fette sottili. Suggerimento: anziché metterla cruda, fatela caramellare con poco burro e un po' di aceto balsamico; io nel burro ho fatto rosolare anche una fetta di prosciutto crudo di Parma che poi ho tolto quando ho aggiunto l'aceto.
Disponete nel cestino di pasta sfoglia: le patate, la cipolla e l'Asiago tagliata a cubetti. Evitate di stratificare separatamente i tre ingredienti, ma mischiateli tra di loro.
Mettete la teglia in forno per circa 20'-25'. Per evitare che si secchi troppo il formaggio, bruciandosi, coprite la teglia con un foglio di alluminio.

mercoledì 14 settembre 2011

Metti che un fico incontri della ricotta

Tutto ha inizio in un caldo pomeriggio di fine agosto...
Ero in spiaggia, era ormai giunta l'ora della merenda e un certo languorino iniziava a tormentarmi: l'enigma era "dolce o  salato"?!?
All'improvviso appare la cara Claudia con un grazioso e succulento cestino pieno pieno di fichi bianchi appena colti!!!

Machebbbontàààà!
Li facciamo fuori uno dietro l'altro, dolci e maturi, con o senza buccia.
So' davvero buoni già così...immaginali con del formaggio!
Slurp!
Sul pane con la robiola, con il caprino o perchè no... con la ricotta!!!
Doppio Slurp!
Quella buonissima ricottina del nostro fornitore di fiducia... sarebbe ottima! Cremosa com'è, con un pizzico di cannella e poi spalmata su...su...
su cosa?!? Uhmm...
pane? Mah!
Un banale biscottino al burro o da mangiare con il cucchiaio?!? Boh...
Ci vorrebbe qualcosa di CROC-cante...
Un contenitore croccante! Sì!
Tipo pasta frolla?!? CERTO!!!!
Un cestino di pasta frolla è proprio quello che ci vuole: il nido d'amor di BiancoFico e Tina Rikot! :D


CESTINI DI FROLLA CON RICOTTA E FICHI


Ingredienti per circa 24 cestini:
pasta frolla
500gr di ricotta vaccina
6 cucchiai di zucchero
8 fichi bianchi maturi
scorza di limone
cannella
zucchero a velo
miele di castagno o di acacia (comunque liquido)

Preparazione:
Foderare con la pasta frolla degli stampini di alluminio (io ho usato quelli da muffin).
Mettete in forno a 180° per circa 5'-10'. La frolla deve arrivare appena a mezza cottura.
Lavorate la ricotta con lo zucchero, aggiungete la scorza di un limone e la cannella. Siate generosi con la cannella in modo che si senta bene il sapore.
Amalgamate nella ricotta anche la polpa di due fichi, mischiando bene.
Farcite i cestini di frolla con la ricotta, decorate con dei piccoli spicchietti di fico passati nello zucchero a velo e mettete in forno per completare la cottura per altri 10'-15'. Attivate la funzione grill gli ultimi 2' in modo da caramellare leggermente i fichi.
Una volta cotti, lasciate raffreddare e guarnire con qualche filo di miele.

Chiara        

domenica 11 settembre 2011

Pasta frolla prima di andare al mare

Ti svegli, è domenica. Il sole picchia forte. Il cielo è limpido. Fa proprio caldo.
Il tempo adatto per un'intera giornata di mare in compagnia, anche se, bisogna convincersene, è l'ultima domenica di mare.
Perché poi bisogna ripartire, tornare a studiare, poi c'è da volare fino in Germania; insomma tra poco il mare solo nelle foto.
Ebbene sì, anche in questo secondo post si parla di estate che sta per finire e io non voglio. Sorbitemi ancora un po' così... mi rassegnerò a questa idea!

Cosa c'è di meglio di impastarsi di burro e farina preparando la frolla? Prima di andare al mare e sapendo già che hai un'ideuccia su come riempirla!

Mi piace tantissimo la pasta frolla, bella croccante! Per la classica crostata di marmellata, ancora meglio con la crema, ma abbiamo pensato ad una bella ricettina, ideale per questa stagione: vediamo cosa ne esce fuori, ma non preoccupatevi perché vi terremo aggiornati!


PASTA FROLLA CLASSICA (almeno per me)

Ingredienti:
3 tuorli
100 gr di zucchero
100 gr di burrro a temperatura ambiente
250 gr di farina
buccia di limone
1 cucch.no di lievito (dipende da quanto volete croccante la frolla)

Preparazione:
Sbattete i tuorli con lo zucchero e aggiungetevi il burro. Grattuggiatevi la buccia di un limone (se volete aromatizzarla), aggiungetevi il lievito e versate la farina.
Iniziate a girare con un cucchiaio e man mano che prende consistenza impastate con le mani.
Formate una palla e ricopritela di pellicola per farla riposare in frigo per circa mezz'ora prima di usarla a seconda della ricetta.

A tra non molto, è una promessa.

  Marco          

giovedì 8 settembre 2011

Primi passi e chicchi di grano

Il primo post prende vita ed è anche un po' difficile capire da dove cominciare.
Mi trascino con entusiasmo questa passione per la cucina e tutto ciò che la riguarda da parecchi anni, fin da quando ero piccolo... mettere le mani in pasta l'ho sempre trovato fantasticamente divertente.

Ho continuato nel tempo abbuffandomi di programmi di cucina, di chef più o meno famosi, più o meno entusiasmanti.

L'ultima frontiera è stata proprio il mondo dei food blog ed è stata una piacevolissima scoperta.
Persone che condividono le proprie ricette, le scambiano con gli altri e - click! - scatto dopo scatto ti fanno assaporare la passione in cucina.
E' stato quello di Veronica il primo blog ad aver seguito, spingendo la mia curiosità.
A quel punto, cosa avrei dovuto fare? Tuffarmi in questo mondo o stare in disparte?
Avevo pensato di fare solo da spettatore, un po' anche perché "ce ne sono così tanti e di così belli! figurati se qualcuno passerà dal mio" ma poi, solo il pensiero di:
inventare,
cucinare,
ingegnarsi per una foto creativa,
scattare,
scrivere per tutti... beh! Mi invogliava da matti! E così, io e mia sorella ci eravamo ripromessi di aprirlo non appena tornavamo a casa insieme per l'estate e invece l'estate sta finendo e il blog è stato appena aperto!
Una cucina per Chiama, nonché Chiara e Marco in cucina per chi ama mangiare! :)


L'estate sta finendo, già, dicono tutti così. In effetti si vede, la sera inizia a far fresco, il lavoro riprende e anche lo studio dovrebbe. Ma io non voglio arrendermi a questa idea!
Quì fa ancora caldo e al mare un po' si può ancora andare.
Così cerco in tutti i modi di far finta di niente, facciamo andare ancora avanti l'estate!


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