sabato 21 febbraio 2015

Tesi, tesissimi

Per quanto riguarda la letteratura tedesca nel secondo dopoguerra e le sue influenze sulla mutazione che il campo letterario italiano subisce a partire dalla fine degli anni Cinquanta a causa dello scontro tra tendenze post-ermetiche e neorealiste e la crescente espansione delle correnti neoavanguardiste...

Ah no, scusate! Ho sbagliato! Sono completamente preso dalla scrittura della tesi e ormai non riesco più a pensare ad altro. Come immaginerete, la vita di un tesista non è affatto entusiasmante, soprattutto se siete in ritardo con il lavoro e vi insegue a passo deciso l'ansia di non finire in tempo. Più o meno si inizia la giornata con la sveglia che vi sveglia di prepotenza, un caffè veloce e poi vai di giornata davanti al PC, con un tavolo saturo di carte, libri e fotocopie varie e, ancora in pigiama, e il massimo dello sballo è quando Word decide di cambiare formattazione senza dirti niente.

In tutto questo spazio per il blog? Pari a zero, più o meno come la mia voglia di scrivere la tesi.
Riuscire a trovarsi un piccolo spazio per una ricetta è assai dura. Soprattutto perché poi non serve proprio così poco tempo: cucina, prepara il piatto, allestisci il "set" da poveraccio che mi sono costruito, prendi la fotocamera che puntualmente ha la batteria scarica, ricarica la batteria, aspetta, scatta le foto, scarica le foto, modifica le foto, caricale sul blog, scrivi il post, trova l'ispirazione, scrivi una lista di cose per allungare il brodo ed ecco qui un bel post da farvi leggere. 

Però faccio di tutto per tornare sui vostri schermi e non perdermi nel dimenticatoio. Soprattutto quando vi capita un imprevisto improvviso come questo: cena con amici con tutto quel marasma di cui sopra? Mai come questa volta Camoscio d'Oro è stato la mia salvezza. Tra i tanti prodotti che mi sono stati inviati per la collaborazione di cui vi ho parlato, c'era questo fantastico caprino che ho pensato bene di assaggiare così. Prendendo spunto da una ricetta che avevo letto tempo fa chissà dove, qualche verdurine che sempre c'è in frigorifero e dio salvi i rotoli di sfoglia pronta! 

E così mentre la quiche va in forno, gli ospiti suonano alla porta anziché dirgli "ma che ca##o siete venuti a fare..." potrete accogliergli con un bel "Ma che bella sorpresa!", tanto vi siete salvati la cena in venti minuti!

Marco


venerdì 13 febbraio 2015

Il Festival della ricetta italiana

Se l'ultima volta siamo tornati per il santo Natale stavolta torniamo per un'altra importantissima festività: il santo Festival di Sanremo. Come saprete benissimo noi non manchiamo mai all'appuntamento e dovete assolutamente immaginarmi inchiodato sul divano per tutta la settimana a vedere tutta la serata. Quest'anno salto di qualità sulla scala del nazional-popolare con King Carlo Conti che dà vita a un Sanremo, seppur con dei comici patetici, se non altro con un ritmo bello serrato che ci fa gustare tutte le canzoni, anche le più brutte che comunque non possono mancare in un Festival che si rispetti. Il tempo passa tra una gaffe di Arisa e un rutto di Emma, quasi non ci sembra che una puntata duri quindici ore.
Io tifo senza ritegno Chiara, Lorenzo Fragola e Malika Ayane. Voi invece a chi regalereste il cupcake della vittoria?

Anche quest'anno volevamo partecipare al Festival, al Festival della ricetta italiana perché siamo stonati come campane. Certo, direte voi, come Grignani, e non ci spieghiamo perché lui invece partecipi.
Però, quest'anno c'è un però:la finalissima combacerà con la sera di San Valentino! Ora avete due possibilità:
1) siete single? Beh, invitate un po' di amici single, cenetta insieme e guardatevi Sanremo.
2) siete fidanzati? Sanremo resta, l'amore va e viene quindi io accenderei comunque la TV su Rai 1.

In ogni caso dovete preparare questa ricetta anche perché noi, per la cronaca, le ricette per il Sanremo le diamo da almeno due anni. Quindi blogger famosi basta rubarci le idee.
La ricetta quest'anno è un fantastico risotto, chic ma semplicissimo. Come le cose che piacciono a noi! Questa volta dobbiamo però ringraziare Camoscio d'Oro con cui continuiamo la bellissima collaborazione e di cui anzi, sentirete ancora parlare.
Abbiamo abbinato alla bontà di un semplice risotto ai carciofi, il cremoso formaggio caprino Delicapra Camoscio d'Oro e il tocco delicato dei fiori di rosmarino.

Marco           


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