Venghino, venghino siore e siori! Accorrete numerosi al grande evento!
L'Europarlamentare meno partecipativo del Paese, Iva Zanicchi, ha deciso di lasciare la sua veste istituzionale "tanto ormai l'anno è perso, troppe assenze e zero impegno!" ed è venuta a festeggiare con noi.
Per una sera, una soltanto, si riaccendono i riflettori, si oliano gli ingranaggi della ruota e si rianima il pubblico assopito da oltre un decennio che ben presto riprende ad incitare a gran voce: "Cento!Cento!Cento!".
Ebbene sì, adorati aficionados, siamo giunti al centesimo post e bisogna brindare...offre Ivona nostra. Daje!
Mea culpa: sono una pessima blogger. Vi abbandono per settimane, mesi, senza acqua e senza cibo e le mie apparizioni ormai sono meno prevedibili di quelle della Veronica Ciccone con l'aureola.
Però, c'è un però... anche voi, ragazzi miei, stupitevi un po' quando trovate in bacheca un mio post, entusiasmatevi, commentate, replicate. E se non vi viene, fate finta!
Dopo previsioni catastrofiche di neve estiva, glaciazione in arrivo, estinzione dell'homo sapiens, esondazioni e devastazioni, è arrivato come ogni anno il grande caldo. Ora zitti e sudate!
Non ne potevo più di tutta quella pioggia e quel tempo ballerino che influiva moooolto negativamente sul mio umore. Con il bel tempo mi sto godendo a pieno la mia nuova dimora (sì esatto, un nuovo trasloco nel giro di sette mesi!), ho piantato tante belle piantine aromatiche sul balconico e ritirato fuori il piccolo tavolino per cenette e colazioni en plein air.
Pur essendo un condominio sembra tutto più familiare. Tutti si conoscono, i vicini sono sorridenti e disponibili, i bambini giocano tutt'insieme in cortile e le dirimpettaie si scambiano le ricette da un balcone all'altro. Poi la sera, quando tutti dormono e c'è un gran silenzio, adoro stare un po' seduta in balcone: si vedono le stelle, un leggerissimo venticello mi rinfresca dopo la calura della giornata e la siepe di gelsomino dei vicini sprigiona un profumo inebriante. È questa la mia sera d'estate.
Certo non son tutte rose e gelsomini. Proprio ieri stasera, con l'appropinquarsi dell'ora della cena, l'appartamento è stato letteralmente invaso da un irresistibile odore di carne alla brace. Uhmm, come resistere?!
Nella casa vicina, l'allegra famigliola si apprestava ad arrostire costine di maiale e due bei polletti. La prima idea balenatami in mente è stata di progettare un braccio meccanico, stile ispettore Gadget, per sgraffignare il bottino: forse la sto sparando grossa!
Sarebbe stato più semplice farmi notare complimentandomi con loro per la siepe verdissima, per i fiori mai visti tanto rigogliosi, per la lucentezza dei capelli e la setosità della pelle della padrona di casa.... non mi avrebbero mai invitato a cena!
Però, c'è un però. Mentre sbavavo copiosamente fissando e sniffando il loro barbecue: CRASH!
La signora, di cui sopra, è inciampata e i piatti che aveva in mano sono volati via, frantumandosi a terra in mille pezzi. Molto cartone animato.
Inizialmente ho pensato di avere qualche potere paranormale (ma smettila!) ma poi mi sono attivata per rendere il mio polletto un po' speciale, anche senza brace. Questi sì che so' poteri!!!
È una ricettina che si adatta bene sia con il pollo intero, sia a pezzi in particolare con le alette. Una tira l'altra!