Un mese fa, anche un po' di più per l'appunto, ero appena tornato dall'Erasmus ed ero a casa in uno dei tanti pomeriggi senza far niente. Quando ad un certo punto su twitter leggo il profilo di Masterchef Italia che informa che sono aperte le selezioni per la seconda stagione e si possono inviare le candidature.
Ok, io sta cavolata la faccio. Ci provo, l'ho detto fin dalla prima puntata della prima edizione, sognandolo già dalle edizioni internazionali del programma.
Dopo un paio d'ore esco per un aperitivo e mentre ero in macchina mi arriva questa chiamata da un numero sconosciuto, di Milano. Rispondo (un saluto a tutti i vigili urbani che mi leggono): "Ciao, siamo della redazione di Masterchef".
Accosto subito! WOW!
Mi hanno fatto alcune domande per circa un quarto d'ora e mi avrebbero fatto sapere in caso fossi stato idoneo per il primissimo provino.
Due giorni dopo mi richiamano, era un Giovedì, io ero in viaggio verso Bologna e mi dicono che il weekend dopo sarei dovuto essere a Roma. Faccio chiamate, inizio a vedere gli orari e i prezzi del FrecciaRossa e soprattutto, pensare ad una ricetta!
Vi confesso che un po' di incubi quelle notti li ho avuti, piatti che non venivano, carne che non cuoceva, Bastianich che mi urlava contro...
Dovevo portare un piatto già pronto, avrei avuto solo il tempo per impiattarlo e scaldarlo.
Dove lo cucino, quando lo cucino? Per fortuna due ex compagne del liceo potevano ospitarmi a Roma e così è deciso. Parto Sabato mattina, pomeriggio cucino, Domenica mattina provino! Emozione a mille!
La scelta del piatto, dopo alcune idee scartate perché sarebbe stato meglio prepararle al momento, non è stata facile, ma è arrivata.
Da cosa?
La domanda: "qual è il tuo piatto forte?" è una domanda che odio, perché sinceramente non ne ho idea. Il vostro qual è? Siete così sicuri di saperlo? Fatto sta che la domanda subito prima era: "hai mai cucinato per più di 10 persone?" e a quella domanda, in mente mia, c'era solo una risposta: "Erasmus", SI CERTO!
Vi ho raccontato parecchie volte delle cene che facevo in Erasmus, era un modo fantastico per stare tutti quanti insieme e almeno a voi non sembrerò un alieno se dico che cucinare per gli altri è una cosa che gratifica e dà gioia come poche altre. Così soprattutto nell'ultimo periodo la cosa più veloce da fare per così tante persone erano le polpette. Classiche polpette, rivisitate con qualche tocco personale per darle ancora più sapore. Io preparavo l'impasto in grandi quantità e gli altri erano addetti ad 'appallottare' e io controllavo con sguardo severo, come la migliore tradizione tedesca insegna, che tutte fossero della stessa grandezza.
"Qual è il tuo piatto forte?" La mia risposta è stata: "Tra i miei amici sono famose le mie polpette".
A chi non piacciono le polpette? Le mie poi... ;)
Così è nata la mia ricetta. Sono stato così minuzioso data l'occasione che ci ho messo qualcosa come 3 ore e mezza per preparare tutto. Ma vi assicuro che non ci vuole assolutamente tutto questo tempo, ma ho fatto una cosa alla volta per assicurarmi che tutto venisse alla perfezione.
E' stato un lungo lavoro di assaggi e aggiustamenti, ma alle mie amiche non sembra essere dispiaciuto.
Vi parlo un po' del giorno del provino, così concludo questo post altrimenti non la finisco più.
E' una bella esperienza, davvero, che sono contentissimo di aver fatto.
Soprattutto se vai lì per viverla e non tanto per vincere a tutti costi e voler strafare.
Hai il tuo numeretto attaccato sulla giacca, le interviste, le foto, le riprese, insomma ci si sente un po' una star.
Poi c'è la prova vera e propria, la telecamera puntata e il giudizio di uno chef che assaggia il tuo piatto, le domande sulla cucina, le dosi per una crema pasticcera, la ricetta della tarte tatin.
E poi si conoscono tante persone, alcune molto simpatiche, alcune che secondo me ci credono un po' troppo.
Purtroppo non ho chiesto a nessuno se avevano un blog o un modo per rimanere in contatto, anche se io sono certo di aver conosciuto il prossimo vincitore di Masterchef :)
Quando inizierà il programma vedremo se ho ragione. Ah, e io gli ho prestato il mio coppapasta, quindi ha una cena in debito con me. Così erano i patti.
Purtroppo posso già raccontarvi di quest'esperienza perché le chiamate per la seconda selezione sono già state fatte (o così pare -non vorrei mai mi squillasse il telefono proprio ora-).
Quindi nella prossima edizione non ci sarò ma non è detto che l'anno prossimo non si riprova, anche solo per il divertimento di fare i provini.
Ora posso dire quelle frasi che in tutti i reality si dicono: "Grazie a tutti quelli che mi hanno appoggiato fin qui" e "Essere arrivati a questo punto per me significa già tanto".
In realtà io ringrazio veramente tutti quelli che come me, erano presi da questo tentativo, dalla mia 'esperienza Masterchef' e un po' c'hanno creduto, forse più di me. E un po' ci sono rimasti male anche loro.
Questa è la ricetta: non sono le solite polpette che facevo per le nostre cene, ma quello è un altro post.
Scusate anche se le foto non sono il massimo, ma non erano state fatte con l'intenzione di metterle sul blog, ma solo per vedere il piatto realizzato.
COUS COUS AROMATICO CON POLPETTE IN SALSA ALL'ARANCIA E PISTACCHI TOSTATI AL LIMONE
Ingredienti:
- per le polpette
500gr di macinato di suino
1 uovo
mollica di pane raffermo
scorza d'arancia
latte
noce moscata
coriandolo fresco
semi di finocchio
sale
- per la salsa
4 arance grandi
cipolla rossa di Tropea
aceto balsamico
zucchero
pistacchi sgusciati
sale
burro
olio evo
- per il cous cous
200gr di cous cous
limone
arancia
sale
Preparazione:
Preparate il cous cous come indicato nella confezione, facendo bollire insieme all'acqua il succo di metà arancia e qualche fetta di limone.
In una ciotola, ammorbidite la mollica di pane (circa due fette grandi) con del latte. Aggiungete la carne, le spezie e i sapori. Amalgamate con uovo intero e altro latte se necessario. Dovrete avere un impasto non troppo secco.
In una grande padella, fate scaldare abbondante olio d'oliva e quando sarà ben caldo rosolate le polpette. Quando saranno dorate all'esterno, mettetele da parte con tutto l'olio.
Nella stessa padella, fate sciogliere una noce di burro, aggiungete un cucchiaio raso di zucchero e uno di aceto balsamico. Aggiungete due cipolle tagliate finemente (io ho usato cipolla rosa di Roscoff) e fatele caramellare. Aggiungete due arance, solo gli spicchi, tagliati a vivo, tenete a fuoco basso e aggiungete le polpette con il loro olio. Dopo qualche minuto, aggiungete il succo di due arance. Continuate la cottura finché il sughetto non si sarà addensato e le polpette non saranno completamente cotte. Aggiustate con un po' di zucchero se troppo agre.
Io per dare qualcosa in più, anche a livello di consistenza, ho aggiunto dei pistacchi tostati al limone. Ho spellato i pistacchi, ridotti a granella grossolana e in un padellino ho fatto sciogliere pochissimo burro e aggiunto qualche scorzetta di limone, facendo insaporire il burro. Poi ho passato in quel burro i pistacchi per farli tostare, facendo attenzione che il burro non si bruciasse.
Marco